District 9

sabato, agosto 06, 2011 | , , | Bookmark and Share

District 9

District 9

Description District 9

Negli anni '80 sono arrivati gli alieni. Stavolta però non sono atterrati a Manhattan o in qualche sperduto paesino campagnolo degli Stati Uniti ma si sono fermati con un'astronave gigante sopra Johannesburg senza muoversi più. C'è stato bisogno che un convoglio terrestre andasse a vedere cosa conteneva quella nave apparentemente immobile per scoprire milioni di alieni denutriti, sporchi e in condizioni pessime. Da quel momento per 20 anni i visitatori sono stati stipati in una baraccopoli di Johannesburg creata per l'occasione: il distretto 9. Un luogo dove le creature da un altro pianeta sono trattate come animali, dove regnano caos e anarchia e dal quale ogni tanto scappano facendo incursioni in città che non portano altro che risentimento e xenofobia nella popolazione locale. Ora è arrivato il momento di spostarli da qualche altra parte, ma è a casa che vogliono tornare.

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Recensioni District 9 da Utente

Recensione : District 9 (Blu-ray) Sono trascorsi venti anni da quando gli alieni sono arrivati sulla terra per ragioni a noi sconosciute e isolati in una sorta di campo profughi chiamato distretto nove; dalla popolazione terrestre vengono chiamati con il termine dispregiativo "gamberoni", questi vivono di stenti tra la spazzatura delle discariche e le baraccopoli di Johannesburg dandosi alla criminalità, alla prostituzione interspecie e al contrabbando di tecnologia non-umana con i trafficanti nigeriani in cambio di qualsiasi cosa che gli consenta di sopravvivere come scatolame per gatti del quale vanno pazzi. Questo è l'incipit della pellicola di Neill Blomkamp, regista sudafricano scoperto dall'attento occhio di Peter Jackson che attraverso una regia simil-mokumentaristica, a mio parere efficace e allo stesso tempo accattivante, ha lo scopo di portare sullo schermo una chiave di lettura del tutto originale per ciò che riguarda il tema degli scontri razziali e dell'Apartheid Sudraficana. Blomkamp non mette in scena un semplice mokumentary visto che si avvale di un buon montaggio e di un adeguato accompagnamento musicale per le scene di maggiore importanza ma il valore di questo giovane regista appare principalmente quando vuole riportare una realtà a tratti sconcertante che affligge l'ambiente alieno completamente ricreato in CGI. Il protagonista Wikus Van De Merwe dotato di poco carattere tanto che spesso non riesce ad ottenere rispetto dai militari che lavorano per lui è membro del MTU (società privata di stampo militare che si contraddistingue per la mancanza di scrupoli nell'ottenere ciò che vuole), dal dubbio valore morale Wikus nel corso della pellicola compie una trasformazione caratteriale non indifferente e l'attore che lo interpreta è bravo nel mettere in scena all'inizio l'odio razziale nei confronti della popolazione aliena, sbeffeggiandosi di loro e uccidendo senza troppi risentimenti i feti non-umani. Inoltre si può facilmente notare che dietro a questa pellicola c'è stato un considerevole lavoro di creazione di ambienti, apparecchiature e mezzi poco comuni per una pellicola che è costata "solo" 30 milioni di dollari. Gli alieni-gamberoni ricostruiti esclusivamente in CGI hanno una mimica facciale notevole e riescono tranquillamente ad esprimere le emozioni e guardando il film ho subito pensato se Avatar riuscirà ad ottenere un simile risultato con i suoi N'avii che hanno un tocco decisamente più artificiale e costruito. Bellissimo il parco armi dei non-umani e gli effetti ricreati da esse, cosa di poca importanza eh ma a suo modo sono stati una goduria vederle insieme alle bellissime sequenze d'azione della pellicola. Il film di Blomkamp mostra una regia e una trama che per impostazione potrebbe essere associata al lavoro che ha fatto George Romero con i suoi zombi ma qui ovviamente il tutto è stato applicato in chiave sci-fi. Il film segue una trama ben precisa ma le chiavi di lettura al di sotto di una prima occhiata risultano molteplici e uscendo dalla sala si ha la sensazione di aver visto non un semplice film di genere ma qualche cosa di più.

Recensione : District 9 (Blu-ray) Giudizio al film (8/10) Prodotto dal pluripremiato Peter Jackson, ecco un film di fantascienza di quelli che si facevano una volta, con un budget relativamente contenuto, un avvio meditato -quasi al rallentatore, stile documentario- che per una volta non cerca di arruffianarsi lo spettatore dal primo fotogramma, un rimando evidente ma non troppo didascalico a certe problematiche sociali (la vicenda si svolge in Sudafrica), ed effetti speciali misurati e così ben fatti che per una volta non tramortiscono lo spettatore. Pecche? Si poteva forse fare a meno del solito personaggio clonato dal peggiore dei videogiochi stile sparatutto, e il finale strizza evidentemente l'occhio al 'to be continued' (e difatti nel progetto-sequel 'Eloysius' risulta già coinvolto nientemeno che Matt Damon oltre al qui ottimo protagonista Sharlto Copley). --- Giudizio al bluray (9/10) Colori belli vivi e allo stesso tempo realistici che contribuiscono a rendere l'immagine dettagliata e profonda senza risultare fastidiosamente artefatta. Non dispongo di un impianto audio fantasmagorico, ma la codifica DTS-HD MA 5.1 tanto per la traccia italiana quanto per quella inglese senz'altro farà sentire i più fortunati ben al centro dell'azione. Contenuti extra corposi e con poca fuffa: da segnalare un commento del regista Neill Blomkamp, interessante specialmente nel racconto dell'origine del progetto e del contributo di Peter Jackson, e un mini-documentario in più parti sulla produzione del film, con contributi molto informativi fra gli altri del regista e del cast. --- In conclusione: una piacevolissima sorpresa, forse non un capolavoro indimenticabile, ma senz'altro un ottimo film. Sconsigliato a chi si aspetta il solito fumettone fantascientifico lobotomizzante, tutto botti, luci e colonna sonora adrenalinica.

Recensione : District 9 (Blu-ray) Il film parte benino e a metà diventa anche interessante ma, a parte gli effetti speciali, rimane poco o niente da porre su un piedistallo. A prima vista l'idea generale sembra ottima e il tema del razzismo fa riflettere lo spettatore. Ma la trama risulta poco originale e inconsistente; se fosse stata quella di un videogioco lo avrei trovato molto più interessante. Lo consiglierei a chi ama il genere ma siamo lontani anni luce dal capolavoro che la pubblicità e la critica vogliono farci credere che sia.